Addio alle notifiche di esposizione al Covid-19

Finita l'emergenza pandemia, comincia la lenta e inesorabile disattivazione del sistema di avvisi
SANTA ANA CA  DECEMBER 07 California Governor Gavin Newsom announced the release of the CA Notify app. Notify CA app...
SANTA ANA, CA - DECEMBER 07: California Governor Gavin Newsom announced the release of the CA Notify app. Notify CA app will send notifications to a user's cell phone alerting them if they have been in close proximity to someone who has tested positive for coronavirus. The app will be available on Thursday, December 10 for iPhone and Android phones. Pictured is an iPhone user on the Notify CA web site in Santa Ana on Monday, December 7, 2020. (Photo by Leonard Ortiz/MediaNews Group/Orange County Register via Getty Images)MediaNews Group/Orange County Register via Getty Images

Lo scorso 5 maggio è stata dichiarata finita l'emergenza pandemia, e così lo sono anche le notifiche di esposizione al Covid-19. Considerata la diffusione rallentata del virus, infatti, molti paesi, tra cui gli Usa, hanno deciso di disattivare il sistema di notifiche sugli iPhone dei cittadini e, in alcuni casi, anche sui dispositivi Android. Questo significa che gli utenti non riceveranno più avvisi ogni volta che si avvicineranno a qualcuno che ha segnalato di essere risultato positivo. D'altronde, considerando che il rischio di contrarre il Covid-19 in una forma grave si è ridotto drasticamente nel corso di questi mesi, non c'è più bisogno di ricorrere alle notifiche di esposizione per limitare le conseguenze della diffusione del virus.

Non a caso, l'app Immuni è stata chiusa ufficialmente il 31 dicembre 2022. E di recente Apple e Google hanno offerto alle autorità sanitarie la possibilità di comunicare di aver disattivato le notifiche di esposizione. In Italia, per esempio, chi possiede un iPhone non ha più la possibilità di attivare le notifiche. Accedendo alla sezione delle impostazioni nel tentativo di abilitarle, infatti, il dispositivo restituisce un messaggio che recita: “Le notifiche di esposizione non sono attualmente disponibili. Le notifiche di esposizione non sono state attivate per la tua zona dall'autorità sanitaria competente”. O meglio, sono state disattivate.

Nel pieno della pandemia il sistema ha davvero permesso ai paesi di tutto il mondo di salvaguardare la salute dei propri cittadini. Un obiettivo raggiunto anche grazie all'impegno di colossi come Apple e Google, che hanno lavorato per integrare le notifiche di esposizione all'interno dei sistemi operativi iOS e Android, così da renderne più semplice l'uso da parte degli utenti. Per molti mesi, quindi, in molti paesi è bastato che una persona segnalasse di aver contratto il virus per attuare un “protocollo” che mettesse in allerta chiunque vi fosse entrato a contatto. Una ricerca condotta a giugno 2021, per esempio, ha dimostrato che nello stato di Washington lo strumento delle notifiche di esposizione “ha salvato circa 30-120 vite e probabilmente ha prevenuto circa 6000 casi di Covid-19 durante i primi quattro mesi di utilizzo".

Ma non è tutto “oro quel che luccica”. Il sistema di notifiche di esposizione, per quanto utile, ha avuto i suoi problemi. Anzitutto, gli utenti hanno avuto la duplice possibilità di segnalare di aver contratto il virus attraverso l'app di riferimento del proprio paese e/o lo strumento integrato nel sistema operativo del proprio dispositivo, il che ha creato non poca confusione. Poi c'è da considerare che soltanto una minima parte della popolazione ha davvero utilizzato il sistema per segnalare di essere risultato positivo, il che ha sicuramente limitato l'efficacia.