Domande & risposte

Perché i prezzi di benzina, diesel e gpl salgono di 12 centesimi

È l'effetto del taglio alla riduzione delle accise sui carburanti deciso dal governo Meloni. Ma le associazioni dei consumatori criticano la scelta in previsione degli spostamenti per Natale
Un rifornimento
Un rifornimentoSean Gallup/Getty Images

Da oggi, 1 dicembre, ogni litro di carburante costerà 12,2 centesimi in più. Nell’ultimo mese del 2022 avrà infatti effetto quanto stabilito dal governo nel decreto legge 179 del 23 novembre scorso, ovvero l’aumento di 10 centesimi delle accise su benzina, gasolio e gpl. Sulla maggiorazione totale influirà anche l’Iva del 22%.

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L'aumento dei prezzi

Considerando i prezzi indicati dall’ultimo rilevamento del ministero dell’Ambiente e della sicurezza energetica (Mase) lo scorso 28 novembre, il prezzo medio della benzina salirà da 1,656 a 1,778 euro al litro; quello del gasolio da 1,748 a 1,87 euro al litro; quello del gpl da 0,768 a 0,89 euro al litro.

Ipotizzando un pieno da 50 litri di carburante, l’aumento totale del rifornimento sarebbe di 6,10 euro. Questi prezzi si riferiscono peraltro alla più economica delle soluzioni possibili, considerando che le stazioni di servizio prevedono già un prezzo superiore per la modalità servito rispetto al self service.

Ridurre il taglio sulle accise dai 25 centesimi al litro stabiliti dal governo Draghi agli attuali 15 produrrà, secondo calcoli di Assoutenti, un beneficio per le casse dello Stato pari a 317 milioni di euro solo a dicembre, considerando una media di due pieni mensili a famiglia

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Gli effetti sul Natale

Il rialzo delle accise - afferma il presidente dell’associazione Furio Truzzi nel suo intervento a Expo Consumatori - peserà come un macigno sul Natale degli italiani. Da domani i consumatori dovranno fare i conti con listini di benzina e gasolio più cari di 12,2 centesimi di euro, aumenti che si aggiungono ai rincari dei prezzi che hanno portato l’inflazione a livelli record”.

La decisione del governo sulle accise - prosegue Truzzi - arriva in un momento in cui milioni di cittadini si sposteranno lungo la penisola in occasione delle festività, e graverà sulle tasche delle famiglie non solo attraverso costi di rifornimento più elevati, ma anche come effetto indiretto sui prezzi e tariffe in numerosi comparti”.

Per questo - conclude - invitiamo il governo Meloni a rivedere la sua decisione sui carburanti, aumentando il taglio delle accise almeno fino al termine dell’emergenza prezzi e bollette in Italia, in modo da alleggerire la spesa delle famiglie”.